Ozzano: fragilità? Non fa per noi

Ce lo dicono i dati di uno studio fatto dalla Città metropolitana e Comune di Bologna
tabella indicatore potenziale fragilità
L'ufficio di statistica del Comune di Bologna ed il servizio studi e statistica della Citta' metropolitana hanno compiuto uno studio sul tema delle statistiche demografiche, sociali ed economiche estendendo, tali ricerche, anche ai 55 Comuni della Città metropolitana. L'intento e le finalità che hanno mosso questo studio sono quelle di poter arrivare a "misurare" la potenziale vulnerabilità dei nostri territori utilizzando una serie di indicatori demografici, sociali ed economici  partendo dai dati del censimento del 2011 ed utilizzando anche dati continuamente aggiornati presi dall'anagrafe della popolazione  e dagli archivi delle dichiarazioni dei redditi.
Le variabili utilizzate per individuare un'eventuale fragilità demografica riguardano la variazione percentuale della popolazione  nel periodo 31/12/2012-31/12/2017, il saldo naturale medio nel quinquennio 2013-2017 e la percentuale della popolazione residente con 80 anni e oltre al 31/12/2017.
"In tutte le variabili prese a riferimento, afferma il Sindaco Lelli, il Comune di Ozzano e' ottimamente piazzato. Se mediamente, nell'ambito della Città metropolitana, la popolazione e' cresciuta di un 2,1%, ad Ozzano e' cresciuta del 5,4%, il saldo nel quinquennio e' meno 0,5 per mille (contro una media metropolitana del meno 3,5 per mille) e la popolazione residente di oltre 80 anni e' pari al 6,3 per cento contro una media metropolitana dell'8,3. Questi dati fanno sì che, per Ozzano, l'indice di fragilità demografica risulta molto basso (ha un valore di 17) soprattutto se rapportato a quelli dei Comuni a noi limitrofi quali San Lazzaro di Savena (39), Castel San Pietro (44) Pianoro (44) e Castenaso (27). Questi dati, continua il Sindaco, sono dovuti sicuramente al fatto che, da alcuni anni a questa parte, stiamo registrando un incremento di giovani coppie che scelgono Ozzano per venire a viverci e far crescere qui il loro nucleo familiare. La presenza di un alto numero di nuovi nati (da un po' di anni superiamo sempre i 100 bambini) fa si' che riusciamo ancora a bilanciare bene la presenza di molti ultra ottantenni, cosa ad esempio che non riesce ai comuni montani come Monghidoro, Castel del Rio, Camugnano, Lizzano.
Per andare ad individuare un'eventuale fragilità sociale gli indicatori presi a riferimento sono stati, fra gli altri, la percentuale della popolazione ultra sessantacinquenne  che vive sola, il ricambio della popolazione italiana e straniera nel quinquennio 2013-2017 e le percentuali dei minori in famiglie mono-genitoriali. Anche con questi indicatori, prosegue Lelli, Ozzano si difende bene. Registriamo un alto ricambio di popolazione della popolazione italiana, oltre il 30% a fronte di una media metropolitana del 25,9%, ed un basso  ricambio della popolazione straniera, il 6,6% contro una media metropolitana dell'11,9%. La somma degli indicatori presi a riferimento ci danno un valore di 32 riferito al nostro Comune che si inserisce a pieno nella fascia di bassa fragilità sociale. Sempre per fare un raffronto con i Comuni a noi vicini, San Lazzaro registra un dato pari a 39, Castel San Pietro 40 e Pianoro 41.
L'ultimo valore studiato riguarda l'eventuale fragilita' economica e gli indicatori presi a riferimento sono le abitazioni occupate in affitto (dati presi dal censimento del 2011), il reddito complessivo annuo (riferito alla dichiarazione dei redditi del 2016) e la percentuale dei contribuenti con un reddito fino a 10 mila euro.
Ad Ozzano, continua il Sindaco, la percentuale degli alloggi in affitto e' pari al 13,5%, una percentuale relativamente bassa e rivelatrice del fatto che la maggior parte degli alloggi risulta essere di proprieta', il reddito procapite e' medio alto (nella fascia dai 24 ai 25.500 euro) e la percentuale dei contribuenti con un reddito al di sotto dei 10.000 euro si colloca nella fascia piu' bassa (18%).  La somma degli indicatori presi in esame danno, per Ozzano, un indice di potenziale fragilità economica che si colloca sul gradino piu' basso della scala con un valore unico di 22 che e' ben al di sotto dei 46 di Castel San Pietro, dei 37 di Pianoro ed anche dei 28 di San Lazzaro, un Comune, quest'ultimo, che si e' sempre collocato ai primi posti nelle classifiche del reddito procapite.
Le conclusioni di questo studio vedono Ozzano sul gradino alto del podio con un valore unico di 24 che e' un ottimo risultato se rapportato sempre a quello dei Comuni a noi vicini (vedi tabella allegata).   

Ho letto davvero con grande attenzione i risultati di questo studio, dice in chiusura Lelli, ed i dati emersi per il nostro Comune direi che rispecchiano in pieno la nostra realtà. 

Siamo un Comune relativamente giovane, l'eta' media rientra nella fascia 43-45 anni, il numero dei nuovi nati all'anno si e' assestato sui 100/105, il reddito pro-capite si inserisce nella fascia medio-alta. Tutti indicatori che sono la spia di una buona qualita' della vita, una buona distribuzione dei redditi senza troppi picchi e una storia di buona amministrazione.

Data dell'articolo: 

28 Dicembre 2018