Ermes Carassiti: il pittore della quotidianità ci ha lasciati

Ermes Carassiti

"Descrivere in poche parole Ermes Carassiti e' impossibile. Ermes era tante cose, un artista a tutto tondo. Era un fotografo, uno scultore, un pittore, uno scrittore ed in ogni campo ha sempre dato il meglio di se', così  il Sindaco Lelli ricorda Ermes Carassiti dopo aver appreso la notizia della sua scomparsa. Carassiti era stato definito dal critico d'arte Zucchini "il poeta della quotidianità" per i soggetti che ritraeva, che erano uno spaccato della sua e della nostra quotidianità. Nato a Cento nel 1943, frequenta negli anni '60 studi privati di disegno, entrando in contatto con ebanisti, scultori e si perfeziona nella pittura a olio, nell'acquerello, carboncino e tanto altro, passando a materiali scultorei quali terracotta e bronzo e non disdegnando anche altri interessi quali le bolle saponate giganti di cui era stato uno dei precursori.
Negli ultimi anni della sua vita ha conosciuto, purtroppo, la malattia, nello specifico il parkinson. Ma la malattia non  l'ha mai vinto, ricorda il Sindaco, anzi ne ha tratto ispirazione per scrivere due libri "Acquerelli" e "Di parkinson non si muore", quest'ultimo con la prefazione del giornalista Michele Serra.L'importo ricavato dalla vendita di questi libri e' stato devoluto alla Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson e all'Associazione Italiana Parkinsoniani per sostenere la ricerca. 
Carassiti, conclude Lelli, e' stato un punto di riferimento per la cultura ozzanese e cui ha dato tanto in termini di opere, mostre, incontri e convegni e di collaborazioni con le associazioni del territorio. La sua scomparsa lasciera' un grande vuoto.

Data dell'articolo: 

27 Febbraio 2020