Descrizione
L’intervento in argomento attraversa il territorio di Ozzano dell’Emilia. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova coppia di binari - in variante - in aggiunta ai due esistenti tra Bologna e Castel Bolognese.
RFI S.p.A., in qualità di ente aggiudicatore e stazione appaltante, a partire dall'8 maggio 2024, ha promosso un dibattito pubblico sul progetto del quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna – Castel Bolognese Riolo Terme, con la finalità di raccogliere osservazioni e proposte per consentire al proponente dell’opera, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), di valutare e migliorare la progettazione dell’intervento.
Gli esiti del Dibattito Pubblico saranno valorizzati nello sviluppo del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE), a valle del quale, tra il 2024 e il 2025, sarà avviata la relativa fase di iter autorizzativo.
L’investimento è finanziato con la Legge di Bilancio 2022 (Art.1 comma 394) e successiva rimodulazione come da Legge di Bilancio per il 2024 (l.213/2023). Il progetto è inserito nell’aggiornamento 2023 del Contratto di Programma 2022-2026 – Parte Investimenti tra RFI e MIT “Velocizzazione e Potenziamento linea ferroviaria Adriatica 1^ fase”.
Il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP) della tratta Bologna-Castel Bolognese, oggetto del Dibattito Pubblico, si è concluso nel 2023 e i relativi esiti sono stati condivisi con la Struttura Tecnica di Missione del MIT e con la Regione Emilia-Romagna.
La realizzazione di due nuovi binari ha la finalità di ampliare la capacità e migliorare la regolarità della circolazione ferroviaria e di incentivare il trasporto merci su rotaia, con benefici all’economia regionale e locale, alla coesione territoriale e alla sostenibilità ambientale.
Le analisi svolte hanno condotto ad individuare e comparare due possibili scenari di intervento: un’alternativa in affiancamento alla linea esistente e uno scenario che prevede tre alternative in variante, in adiacenza al corridoio autostradale.
Le soluzioni in variante, che hanno inizio a ovest della Fermata S. Lazzaro nel territorio del Comune di Bologna e terminano dopo Castel Bolognese, sono emerse come le più efficaci, in quanto minimizzano gli impatti sulle aree urbanizzate e le interferenze tra i flussi di traffico ferroviario.
Le alternative 1 e 2 hanno una lunghezza di circa 35 km, quasi totalmente in viadotto e circa 6 km in rilevato.
L’alternativa 3, che prevede anche la realizzazione di due scavalchi autostradali, si estende per circa 37 km, per la quasi totalità in viadotto e per circa 6 km in rilevato.
Gli esiti del Dibattito Pubblico saranno valorizzati nello sviluppo del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE), a valle del quale, tra il 2024 e il 2025, sarà avviata la relativa fase di iter autorizzativo.
L’investimento è finanziato con la Legge di Bilancio 2022 (Art.1 comma 394) e successiva rimodulazione come da Legge di Bilancio per il 2024 (l.213/2023). Il progetto è inserito nell’aggiornamento 2023 del Contratto di Programma 2022-2026 – Parte Investimenti tra RFI e MIT “Velocizzazione e Potenziamento linea ferroviaria Adriatica 1^ fase”.
Il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP) della tratta Bologna-Castel Bolognese, oggetto del Dibattito Pubblico, si è concluso nel 2023 e i relativi esiti sono stati condivisi con la Struttura Tecnica di Missione del MIT e con la Regione Emilia-Romagna.
La realizzazione di due nuovi binari ha la finalità di ampliare la capacità e migliorare la regolarità della circolazione ferroviaria e di incentivare il trasporto merci su rotaia, con benefici all’economia regionale e locale, alla coesione territoriale e alla sostenibilità ambientale.
Le analisi svolte hanno condotto ad individuare e comparare due possibili scenari di intervento: un’alternativa in affiancamento alla linea esistente e uno scenario che prevede tre alternative in variante, in adiacenza al corridoio autostradale.
Le soluzioni in variante, che hanno inizio a ovest della Fermata S. Lazzaro nel territorio del Comune di Bologna e terminano dopo Castel Bolognese, sono emerse come le più efficaci, in quanto minimizzano gli impatti sulle aree urbanizzate e le interferenze tra i flussi di traffico ferroviario.
Le alternative 1 e 2 hanno una lunghezza di circa 35 km, quasi totalmente in viadotto e circa 6 km in rilevato.
L’alternativa 3, che prevede anche la realizzazione di due scavalchi autostradali, si estende per circa 37 km, per la quasi totalità in viadotto e per circa 6 km in rilevato.
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Ultimo aggiornamento pagina: 13/02/2025 07:44:03