Raccolta firme contro la propaganda neofascista

La raccolta firme è promossa dal Comitato che fa riferimento all'Anagrafe Antifascista" con sede presso il Comune di Stazzema (LU) , tristemente noto per l'eccidio che venne qui perpetrato dai nazisti nel 1944.
Per la sottoscrizione del progetto di legge di iniziativa popolare ci si può recare in Municipio

La raccolta firme contro la propaganda neofascista, che si rifà ai valori della "Carta di Stazzema", ha l'obiettivo di indurre il  Governo all' emanazione, testualmente, di  "NORME CONTRO LA PROPAGANDA E LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI INNEGGIANTI A FASCISMO E NAZISMO E LA VENDITA E PRODUZIONE DI OGGETTI CON SIMBOLI FASCISTI E NAZISTI".

Per la sottoscrizione del progetto di legge di iniziativa popolare ci si può recare in Municipio - presso l'URP, ad accesso libero, senza obbligo di prenotazione.

E' necessario presentarsi con un documento d'identità in corso di validità. 

 

Relazione accompagnatoria al progetto di legge di iniziativa popolare a cura del Comitato promotore:

Da anni assistiamo impassibili al proliferare dell’esposizione ovunque, di simboli che richiamano a fascismo e nazismo, frutto di anni di sottovalutazione del fenomeno del ritorno di queste ideologie che mai come oggi sono pericolose. Il  'Rapporto Italia 2020' dell’Eurispes  ci dice che dal 2004 ad oggi è aumentato il numero di chi pensa che la Shoah non sia mai avvenuta: erano solo il 2,7% oggi sono il 15,6%, mentre sono in aumento, sebbene in misura meno eclatante, anche coloro che ridimensionano la portata della Shoah dall'11,1% al 16,1%. Inoltre, secondo l'indagine, riscuote nel campione un "discreto consenso" l'affermazione secondo cui "Mussolini sia stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio" (19,8%). Con percentuali di accordo vicine tra loro seguono "gli italiani non sono fascisti ma amano le personalità forti" (14,3%), "siamo un popolo prevalentemente di destra" (14,1%), "molti italiani sono fascisti" (12,8%) e, infine, "ordine e disciplina sono valori molto amati dagli italiani" (12,7%). In compenso secondo la maggioranza degli italiani, recenti episodi di antisemitismo sono casi isolati, che non sono indice di un reale problema di antisemitismo nel nostro Paese (61,7%).  Per meno della metà del campione (47,5%) gli atti di antisemitismo avvenuti anche in Italia sono il segnale di una pericolosa recrudescenza del fenomeno. Per il 37,2%, invece, sono bravate messe in atto per provocazione o per scherzo. Nella scorsa legislatura solo un ramo del Parlamento aveva approvato una proposta di legge che sanzionava coloro che colpiva coloro che propagandavano le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco.  Questa proposta di legge riprende quelle finalità  e aggiunge alcune ulteriori aggravanti per l’esposizione di simboli fascisti e nazisti nel corso di eventi pubblici.  Qualcosa sta accadendo: i media trasudano da anni di notizie che era giusto considerare allarmanti, vi era e persiste una crescente diffusione di razzismi e di appelli a trovare soluzioni autoritarie. Oggi riteniamo fondamentale che dal basso si riparta per riparlare dei valori della nostra Costituzione e attualizzarli: la Costituzione con la sua XII disposizione transitoria vieta la ricostituzione sotto ogni forma del disciolto partito fascista. E’ necessario, di fronte all’esposizione, la vendita di oggetti di simboli che si richiamano a quella ideologia che la normativa non lasci spazi di tolleranza verso chi si cela dietro le libertà democratiche per diffondere attraverso la propaganda, l’esposizione, la vendita di oggetti di nuovo i simboli di quel passato tragico.  Ripartiamo da una iniziativa popolare dal basso per difendere la nostra Costituzione e i suoi valori.  

 

Per maggiori informazioni consultare il sito: https://anagrafeantifascista.it/

Data dell'articolo: 

19 Novembre 2020