OZZANO: pace, uguaglianza e difesa dei diritti umani racchiusi in due murales

L'inaugurazione domenica 6 febbraio alle ore 15.00 alla presenza del Sindaco Luca Lelli e degli artisti autori delle opere
murales ozzano
"Realizzare un murales, ci dice il  Luca Lelli, e' sempre una bella espressione di street art, naturalmente se il tutto viene realizzato con criterio e negli spazi previsti e consentiti. Con un murales si puo' riuscire a lanciare un messaggio importante, si puo' riuscire a parlare alle persone, a farle riflettere e a spingerle verso la voglia di conoscere e approfondire un concetto o una tematica. Ed e' quello che abbiamo cercato di fare noi a Ozzano approfittando dell'opportunità creata dal bando regionale  per la concessione di contributi a sostegno di iniziative su pace, intercultura, diritti, dialogo interreligioso e cittadinanza globale promossi da Enti Locali e Associazionismo territoriale emesso lo scorso anno e al quale abbiamo partecipato come Unione dei Comuni. 
Il contributo ottenuto ci ha permesso di concretizzare il progetto "Primo atto: giovani e diritti" presentato dagli artisti Roberto Negrini e Simone Tosato dell'associazione BLQ Culture, un'associazione nata dall'unione di diversi artisti con l'intento di collaborare con Enti e Istituzioni per promuovere e valorizzare i movimenti culturali legati all'arte di strada e che vedono proprio l'arte di strada, come una forma di educazione permanente". 
"L'obiettivo di questo progetto, ribadisce  Alessia Cuomo, consigliera delegata alle politiche giovanili, oltre a valorizzare il territorio rivalutandone alcune zone o manufatti in disuso, come abbiamo fatto a Ozzano  realizzando i murales su  vecchie cabine ENEL, una situata in via Tolara di Sotto all'incrocio con Via Bertella  e l'altra nel capoluogo in via degli Orti, vuole essere soprattutto quello di attivare nei giovani cittadini, che sono  forse quelli maggiormente attratti da questo tipo di arte, la consapevolezza di poter essere protagonisti nella costruzione di una società piu' equilibrata dove certi valori come l'uguaglianza, la tolleranza, il rispetto di chi e' diverso da noi per pelle, religione, usanze, orientamento sessuale vengano messi alla base della crescita di una società democratica e meritocratica".
"Sarà con grande piacere, rimarca il Sindaco Lelli, che domenica pomeriggio alle ore 15.00 mi uniro' a Simone e Roberto, gli artisti che hanno realizzato i murales, e a tutti i cittadini che  vorranno partecipare all'inaugurazione dei murales. Si partira' da via degli Orti dove e' stato realizzato il murales che ritrae Iqbal Masih per poi recarsi in via Tolara di Sotto dove si trova quello che riporta il dolce viso di Malala Yousafzai.
Proprio i soggetti ritratti, continua il Sindaco, vogliono essere un invito, rivolto a tutti i cittadini e non solo ai giovani, per fermarsi a riflettere e a pensare alla storia dei due personaggi. Li accomuna il luogo di provenienza, il Pakistan, e l'impegno che entrambi, ancora bambini,  hanno messo per far conoscere al mondo le condizioni di vera schiavitu' in cui vivono donne e bambini nel loro paese oppresso e sottomesso ad rigido regime talebano.   
Malala all'età di 13 anni ha reso pubblico e documentato, tramite un blog da lei creato, cio' che avveniva nel suo paese dove il regime talebano vietava il diritto allo studio alle donne e ai bambini. Picchiata alla testa ha rischiato la morte. Curata a Birminghan, in Inghiltterra, dove vive tutt'oggi e dove, seppure lontana dal Pakistan, continua il suo impegno sociale per la difesa dei diritti umani e delle donne. E' la piu' giovane insignita del premio Nobel consegnatole nell'ottobre 2014. 
Iqbal Masih invece si e' ribellato alla schiavitu' del lavoro minorile in Pakistan (nel suo caso in una fabbrica di tappeti) ed ha pagato questa sua ribellione con la vita. La sua morte nell'aprile del 1995 all'età di soli 12 anni e' ancora avvolta nel mistero. Tutt'oggi viene ricordato come il bambino simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
"Sono due personaggi simbolo molto significativi, conclude il Sindaco, e mi auguro che gli ozzanesi che ancora non li conoscono abbiano la voglia e la curiosità di andare a leggersi la storia della loro vita, gli ideali per i quali si sono battuti (e teniamo sempre conto che erano ancora dei bambini) e per i quali Iqbal ci ha rimesso la vita e Malala ha ferite sul corpo che la segneranno per tutta la vita. Vediamo quindi questi murales come simboli di pace, uguaglianza e difesa dei diritti umani!"

Data dell'articolo: 

4 Febbraio 2022