Inaugurazione Caffè Alzheimer

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer il 21 settembre a San Lazzaro di Savena ci sarà l'inaugurazione di questo luogo d'incontro, un'idea e un progetto promossi dal Distretto Socio-sanitario
Il Caffé Alzheimer è una modalità d'incontro dedicata alle persone affette da deterioramento cognitivo, ai loro familiari ed amici e ai loro assistenti

Il Caffé Alzheimer è una modalità d'incontro dedicata alle persone affette da deterioramento cognitivo, ai loro familiari ed amici e ai loro assistenti; questo incontro si realizza in un contesto totalmente diverso dai luoghi di cura sanitaria ed istituzionale: nel nostro caso il Centro Sociale Fiorenzo Malpensa. Il Caffè è, infatti, un luogo dove gli anziani possono ritrovarsi in un clima di normalità, sottolineato dal consumare insieme un caffè o una bibita, in uno spazio accogliente, assieme ad altre persone e guidati da facilitatori e professionisti. Il Caffè rappresenta non solo l'occasione per uscire di casa e incontrare altre persone, ma si propone di sostenere con modalità appropriate i bisogni dei familiari e dei caregiver in generale, stimolare la socializzazione in diverse forme, utilizzare al meglio le abilità manuali e cognitive, fornire informazioni sugli aspetti medici e psicosociali della malattia, promuoverne la conoscenza nella comunità.

Descrizione del servizio

"Caffè Alzheimer" è un servizio distrettuale rivolto a persone affette da deterioramento cognitivo e ai loro familiari, realizzato in collaborazione con il Distretto Sanitario di Committenza e Garanzia di San Lazzaro, il Centro sociale anziani ricreativo culturale Fiorenzo Malpensa, e l'Arad Onlus, Associazione di Ricerca e Assistenza delle Demenze.

L' Alzheimer Caffè è una modalità di incontro fra persone affette da demenza e i loro familiari guidati da facilitatori e professionisti, che ha la finalità di contrastare i pericoli di isolamento delle persone affette da deterioramento cognitivo e dei loro familiari, grazie a uno spazio/tempo dedicato alle persone affette da tali patologie, ai loro familiari ed amici, ai loro assistenti e a tutti coloro che sono disposti ad incontrarsi in un contesto totalmente diverso dai luoghi di cura sanitaria ed istituzionale. Il Caffè è, infatti, un luogo dove gli anziani con problemi di deterioramento cognitivo e i loro parenti possono ritrovarsi in un clima di normalità, sottolineato dal consumare insieme un caffè o una bibita, in uno spazio accogliente, assieme ad altre persone.

Il Caffè si propone gli obiettivi di rispondere alle necessità di prevenire ogni forma di emarginazione per le persone con demenza e i loro familiari; sostenere con modalità appropriate i bisogni dei familiari e dei caregiver in generale; stimolare la socializzazione in diverse forme; stimolare le abilità residue dal punto di vista cognitivo; fornire informazioni sugli aspetti medici e psicosociali della demenza; promuovere la conoscenza della disabilità nella comunità in cui si svolgono le attività.

Gli incontri si svolgono tutti i venerdì dalle ore 15:00 alle ore 17:00 presso il Centro sociale Fiorenzo Malpensa.

Il Caffè si svolge solitamente dal mese di settembre a fine giugno, con una sospensione di 10/15 giorni per le feste natalizie e due mesi di interruzione estiva.

Accesso al servizio

Chi può accedere

Il Caffè Alzheimer è aperto a tutti i cittadini residenti nei sei comuni del Distretto di San Lazzaro di Savena.

Requisiti per l'accesso

Possono accedere anziani colpiti da deterioramento cognitivo, purché accompagnati per tutto il tempo di svolgimento delle attività da un familiare o caregiver (assistente familiare, altro...).

Modalità di accesso

Gli anziani potranno accedere spontaneamente al servizio senza specifiche richieste, oltre che su segnalazione direttamente all'équipe del Caffè Alzheimer da parte degli Assistenti sociali dei Servizi Sociali Territoriali dei diversi territori (se già conosciuti dai Servizi), dal Centro per disturbi cognitivi e demenze territoriale, dai Medici di famiglia.

Per partecipare agli incontri è sufficiente presentarsi direttamente al Caffè il venerdì alle ore 15:00, accompagnati da un familiare o caregiver.

Costi per il cittadino

Il servizio è completamente gratuito e non è richiesto il tesseramento al Centro Sociale per partecipare agli incontri anche in via continuativa.

Dove rivolgersi per informazioni

Sportello sociale

Come si svolge un incontro al Caffè

Schematicamente, ogni incontro può essere suddiviso in 3 parti.

1. Fase di accoglienza: come avviene in un normale locale pubblico (Bar, Caffè), i visitatori arrivano a poco a poco e deve essere lasciato loro il tempo di accomodarsi, ambientarsi, salutarsi. Nel momento iniziale gli organizzatori accolgono i nuovi arrivati, favorendone la socializzazione.

2. Parte formale del Caffè: si svolgono attività mirate per le persone con demenza, strutturate per mantenere le capacità cognitive residue e per i caregiver, secondo un programma che nasce anche dalle loro esigenze. In particolare lo/la Psicologo/a struttura incontri individuali e di gruppo con i familiari, incontri da cui può nascere la possibilità di organizzare approfondimenti su tematiche proposte dai familiari stessi con esperti specifici. Le attività rivolte alle persone con disabilità sono finalizzate alla stimolazione cognitiva, alla valorizzazione delle capacità manuali, fino a favorire l'osservanza delle regole sociali attraverso il contenimento dei disturbi comportamentali.

3. Conclusione del Caffè: la fase conclusiva riguarda il consumo di bevande e merende con musica, canti e balli. Si tratta di una fase sostanzialmente ludica, con la quale ci si congeda e si ricorda l'appuntamento successivo.

Gli operatori e i volontari definiscono mensilmente il programma delle attività, finalizzate a obiettivi parziali, di cui si informano i partecipanti del Caffè. Ad ogni incontro i volontari e i professionisti ricordano gli obiettivi e l'organizzazione della giornata.

Ogni Caffè è dotato di professionalità sempre presenti, quali lo/la Psicologo/a, l'animatore e, dove possibile, è auspicabile il contributo di volontari esperti nell'ambito dell'assistenza e/o della disabilità. Si possono poi aggiungere, secondo le richieste dei familiari, altri esperti per conferenze, corsi di formazione, approfondimenti.
 

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Data dell'articolo: 

10 Settembre 2018